mercoledì 31 luglio 2013

Astaldi SpA: sottovalutata o rischiosa?



Astaldi (ISIN: IT0003261069, ticker: AST:IM) è una società di costruzioni che opera come general contractor di iniziative in project finance ed in concessione in Italia e nel mondo. Le principali aree di business sono: infrastrutture di trasporto; acqua ed energie rinnovabili; edilizia civile ed industriale; concessioni. Quotata in Borsa dal 2002, oggi Astaldi opera in 6 macro-regioni: Italia, Europa Centrale (Polonia, Romania, Russia e Turchia), Middle East (Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Oman, Qatar), Maghreb (Algeria), America Latina (Venezuela, Peru, Cile, America Centrale) e America del Nord (Canada, USA).


Nel proprio sito Astaldi fornisce un sommario delle raccomandazioni di 11 banche e brokers sulla società: i consigli sono tutti positivi (il peggiore è un Hold con un target price di €5,2) e la media dei target price è di circa €7, quindi con un potenziale upside di +30% rispetto ai €5,4 attuali (dati al 30 luglio).


Guardando ai fondamentali della società, sembrerebbe in effetti essere un’interessante opportunità di investimento:

P/E (2012): 7,7x

P/E (5 anni): 8,7x

P/BV: 1,0x

EV/sales: 0,5x

EV/EBITDA: 4,7x

Dividend yield: 3,1%



lunedì 29 luglio 2013

La parabola di Mr. Market



L’intestazione del blog è presa da un eccellente libro di James Grant (intitolato appunto “Mr. Market miscalculates”), che a sua volta fa riferimento ad uno dei principali insegnamenti di Benjamin Graham, ovvero la parabola di Mr. Market riportata nel capitolo 8 del suo libro “The Intelligent Investor”.


Immaginate di possedere parte di un’attività privata e di avere come partner Mr. Market, un tipo che ha una caratteristica particolare: ogni giorno si sveglia e vi dice quanto pensa che l’azienda valga, offrendosi o di acquistare la vostra parte o di vendervi la sua a quel prezzo. A volte la sua idea di valore è ragionevole e giustificata dalle prospettive del business. Ma spesso Mr. Market si lascia prendere dall’euforia o dal panico, e vi propone una valutazione che non ha nessuna attinenza con le condizioni della vostra azienda. Mr. Market ha inoltre un’altra peculiarità: se non vi interessa il prezzo proposto oggi, non si offende se lo ignorate e tornerà domani con un nuovo prezzo.


Se siete un vero imprenditore, lasciate che le comunicazioni quotidiane di Mr. Market determinino la vostra idea del valore dell’azienda? Soltanto in due casi: se siete d’accordo con lui o se volete fare una transazione. Dovreste essere più che felici di vendergli la vostra parte quando vi offre un prezzo esageratamente alto, ed ugualmente lieti di comprare la sua parte quando chiede un prezzo estremamente basso. Ma negli altri giorni è sicuramente meglio formarsi la propria opinione basata sull’andamento dei fondamentali dell’azienda.



giovedì 25 luglio 2013

Value investors vs. value pretenders




Una delle domande che mi viene fatta più spesso è di meglio definire cos’è il value investing.

La risposta tipica di chi segue questo approccio è: “Comprare qualcosa che vale €1 per 70 centesimi o meno”. Questa può sembrare una tautologia, in quanto nessun investitore compra coscientemente qualcosa che ritiene sopravvalutato (beh, forse tranne i gestori dei fondi comuni, ma questa è una storia già ampiamente discussa).

Come spesso accade nella vita, il modo migliore per spiegare qualcosa è descrivere cosa questa non è. Ecco quindi una lista di considerazioni (alcune generiche, altre più tecniche) che NON qualificano gli investitori di tipo value.