lunedì 15 dicembre 2014

Se le altre professioni fossero come l’industria degli investimenti…

Se fossimo impazienti in agricoltura come lo siamo negli investimenti. Gianni pianta alcuni semi di pomodoro nel suo giardino. Dopo 4 ore torna a controllare: ancora niente pomodori. Tira fuori i semi e ne pianta altri. Altre quattro ore, ancora niente. Dopo tre giorni è sbalordito che nel suo giardino non ci siano ancora dei bei pomodori maturi. Gianni dichiara che coltivare pomodori è una truffa e si arrabbia con chi gli ha venduto i semi.

Se controllassimo la nostra salute così come controlliamo i nostri portafogli. Antonio si sveglia al mattino e si misura la pressione. La controlla di nuovo dopo essersi lavato i denti, mentre beve il caffè e prima di entrare in auto per andare al lavoro. Appena arriva in ufficio si controlla il livello di colesterolo, lo fa di nuovo prima di uscire a pranzo e due volte appena rientrato. Inoltre si pesa almeno 8 volte durante la giornata: in una di queste occasioni si accorge che è dimagrito di 100 grammi e chiama subito il dottore per chiedergli cosa diavolo stia succedendo.

Se qualificassimo i dottori come facciamo con i consulenti finanziari. Paolo sa che una tazza di latte caldo con il miele aiuta a curare il raffreddore. Questo lo qualifica come neurochirurgo e da oggi la tua vita è nelle sue mani. Nessuna altra professione (con l’eccezione della politica) può causare danni significativi e tuttavia richiedere un basso livello di comprovate capacità come dare consigli finanziari. 

Se comprassimo un cellulare come facciamo con i fondi/servizi di investimento. Federica ha un iPhone. Non sa quanto costi il servizio, perché le spese  sono detratte automaticamente ogni mese dal suo conto corrente senza che lei riceva nemmeno una fattura. Un giorno le viene detto che il suo iPhone le costa 3% del suo patrimonio ed un semplice calcolo matematico dimostra che paga €6.000 l’anno per un cellulare che funziona solo ogni tanto. Federica non ne aveva idea, e la compagnia telefonica preferisce che rimanga così.

Se i consigli medici fossero dati in maniera universale ed indiscriminata come quelli finanziari. Un dottore va in TV a parlare dei benefici di una nuova cura contro il cancro. Non menziona il fatto che a meno che qualcuno sia malato questa cura è assolutamente irrilevante. Non sapendolo, metà dei telespettatori comincia ad usare la medicina pur non avendo il cancro.

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