mercoledì 30 marzo 2016

Valeant: follow the money

Valeant (VRX:US) è senz’altro una delle azioni più discusse degli ultimi mesi.

La storia è nota: è un’azienda che è cresciuta rapidamente attraverso molteplici acquisizioni nel settore farmaceutico (
tecnicamente vengono definite roll-up). La strategia è di ridurre i costi e migliorare i margini utilizzando le economie di scala sia sul lato dell’offerta che della domanda, razionalizzando allo stesso tempo la competizione in mercati molto frammentati. Nonostante l’attrattiva di queste proposizioni, un roll-up non è di per se una garanzia di successo.

martedì 22 marzo 2016

Growth vs. value

“Growth and value investing are joined at the hip (Warren Buffett)”

Gli ultimi due post mi hanno portato per l’ennesima volta a riflettere su come vengono descritte le strategie di value e growth investing.

La definizione “pigra” di value (growth) è infatti: “Comprare azioni che hanno bassi (alti) P/E o P/BV.” Anche se spesso utilizzata da vari database (assieme al dividend yield) per classificare un’azienda in un gruppo o nell’altro, è troppo semplicistica, ed occorre qualcosa di più preciso.

mercoledì 16 marzo 2016

Quantità or qualità? (II)

Riprendendo quanto introdotto nella prima parte:
  • nel lungo periodo le azioni value (definite come?!?) hanno performance migliori rispetto a quelle growth
  • comprare a bassi multipli incorpora automaticamente un margine di sicurezza
Se è così, perché nell’ultima decade l’indice MSCI World Growth ha battuto di oltre 40% MSCI World Value (cumulato)? E come mai alcuni value investors, anche famosi, hanno perso molti soldi, cominciando con banche e housing prima della crisi e proseguendo con energy & mining oggi, tutti titoli comprati a valutazioni molto contenute (almeno all’apparenza)?

lunedì 14 marzo 2016

Quantità or qualità? (I)

Ridotto ai minimi termini, investire significa comprare qualcosa il cui prezzo corrente è inferiore al suo valore intrinseco. Il problema è che possiamo conoscere il prezzo di un’azione in qualsiasi momento, ma non possiamo mai essere sicuri del suo reale valore perché il futuro è incerto.

Per questo motivo molti investitori (me compreso) gravitano attorno a criteri quantitativi: un’azienda che tratta ad un P/E di 10x è migliore di una a 15x, ed un P/E di 5x comincia a farci salivare.

giovedì 10 marzo 2016

Fondi immobiliari: un aggiornamento

Un aggiornamento sulla situazione dei fondi immobiliari chiusi quotati su Borsa Italiana (per le loro caratteristiche e descrizione si veda quanto detto lo scorso anno).

I fondi sono ordinati in ordine decrescente per il loro margine di sicurezza attuale
(MoS) (cliccare sull’immagine per ingrandirla): quelli con il margine di sicurezza e/o sconto sul NAV migliore sono in genere quelli che hanno meno debito (LTV).