venerdì 28 aprile 2017

Brexit: miti e realtà

Lo scorso 29 marzo la Gran Bretagna ha ufficialmente iniziato il processo per uscire dall’Unione Europea: quali potrebbero essere le conseguenze di tipo economico (per ovvie ragioni, considerazioni di tipo politico, culturale, etc… sono al di fuori degli obiettivi del post)? E per piena trasparenza, io ero assolutamente a favore di “Remain”, quindi le mie opinioni potrebbero essere di parte.
[Nota: per semplicità, nel seguito del post Europa indicherà i paesi appartenenti all’Unione Europea]

giovedì 13 aprile 2017

Really?


Chi l’avrebbe mai detto: molti dei post su social media per investitori come SeekingAlpha (ma anche Twitter) non sono analisi disinteressate bensì pagate da promotori per dipingere un’immagine positiva delle aziende, soprattutto le small-cap per le quali è più facile muovere i prezzi.

Rick Blaine (Humphrey Bogart): “How can you close me up? On what grounds?”
Capitano Renault: “I'm shocked, shocked to find that gambling is going on in here!”
Croupier: “Your winnings, sir.”
Capitano Renault: [sotto voce] “Oh, thank you very much.” “Everybody out at once!”
[Casablanca, 1942]



martedì 11 aprile 2017

Snap ed il DCF

Dopo il periodo di silenzio imposto a tutte le banche che seguono una IPO, lo scorso 27 marzo Morgan Stanley (MS) – che è stata con Goldman Sachs lead manager della quotazione di Snap Inc. (SNAP:US) – ha reso nota la sua prima ricerca “pubblica” sull’azienda con un target price di $28. Così come gran parte del sell-side, soprattutto le banche coinvolte nell’IPO, anche MS è ottimista sul futuro dell’azienda, e non sorprende che quel giorno il prezzo di Snap sia aumentato.

giovedì 6 aprile 2017

Alcune considerazioni dalla "JP Morgan Guide to the Markets (Q2 2017)"

Un po’ di grafici per misurare la “temperatura” dei mercati: semplici considerazioni, nessuna indicazione operativa e men che meno da utilizzare per fare market timing.

1. Molto lentamente, ma le condizioni economiche in Europa continuano a migliorare
Nonostante i catastrofismi (Brexit inclusa), la crescita del PIL in Europa non è drammatica, e rispetto ai crolli di 2007-2009 e 2011-2012 le banche continuano a supportare le economie. Continuano tuttavia ad esserci enormi differenze tra i vari paesi che compongono l’Eurozona.